Le 7 cose che ho imparato viaggiando!
- marialuisausai7
- 16 mag 2021
- Tempo di lettura: 10 min

Viaggiare è ormai diventato un must per me.
È una di quelle cose che ritengo indispensabili per la mia crescita, sia personale che professionale, e a cui non rinuncerei per nulla al mondo, o almeno prima della Pandemia.
“Travel is the only thing you buy that makes you richer”: che tradotto significa “Viaggiare è l’unica cosa per cui paghi che ti rende più ricco!”
Quando mai ti capita di pagare per qualcosa ed essere metaforicamente più ricco di prima?
Bè, direi in pochi casi, e prendere un aereo per intraprendere un’esperienza lontano dalla tua città e dai tuoi affetti, fa proprio al nostro caso.
La frase che ho citato sù, a mio parere, racchiude pienamente il concetto che ho di viaggiare: al ritorno da ogni mio viaggio in cui cambio città, mi immergo in una nuova cultura, parlo una nuova lingua e provo nuove cose, mi porto dietro una miriade di emozioni ed un bagaglio di esperienze invidiabile.
Viaggiare, per molti, può avere diversi significati: può essere una via di fuga, un’opportunità di lavoro, un obbligo o semplicemente un piacere.
In poche parole: chi viaggia lo fa o per fuggire da qualcosa o per trovare qualcosa.
Io, tutte le mie esperienze, le feci per cercare e scoprire qualcosa che ancora non avevo trovato.
Per molti può essere insignificante, per me è essenziale: viaggiare ti permette di raggiungere l’apice del benessere, della felicità.
Un po’ come provare la sensazione di trovarsi nel Paradiso, in un mondo che non è terreno.
Il modo in cui creiamo connessioni con altre culture, l’apprendimento di lingue straniere, il legame che può crearsi con persone diverse da noi, sono tutti fattori che contribuiscono a renderti una persona diversa da quella che sei.
Dai pochi viaggi che ho fatto, posso dire di aver trovato una nuova me, più matura, responsabile e con le idee più chiare su cosa voglio ma soprattutto su chi voglio essere.
Inutile negarlo, ma durante i miei viaggi, grazie a tutte le esperienze, sia positive che negative che ho vissuto, ho imparato molto di più rispetto che in 20 anni passati tra i libri di scuola.
Fare nuove esperienze, esplorare, scoprire nuove realtà, innamorarsi delle bellezze che il mondo ha da offrirci, sono elementi essenziali e imprescindibili dell’esperienza umana, e raramente ci sentiamo più vivi se non quando esploriamo o scopriamo qualcosa di nuovo.
Per questo viaggiare, scoprire il mondo, ed essere affamata di curiosità mi ha aiutato a trovare le risposte che cercavo.
Ecco che in questo articolo vorrei proprio farti capire cosa ho imparato durante i miei viaggi all’estero, sperando che un giorno o anche ora ti ci possa rispecchiare.
#1: Capire meglio gli altri.

Siamo costantemente sotto pressione quando ci esponiamo agli altri; viviamo con il terrore che questi siano lì, pronti a giudicarci.
Attraverso le mie esperienze ho imparato ad aprirmi e a capire che in realtà le persone sono sempre pronte ad aiutarci, nel momento del bisogno.
Ho notato come le persone locali siano degli esseri splendidi e più aperti di quello che sembra, capaci di farti innamorare in poco tempo della bellezza del mondo da cui provengono.
Condividere con le altre persone le proprie affinità ma soprattutto le differenze che ci contraddistinguono, ci aiuta a comprendere meglio noi stessi ma soprattutto gli altri.
Qualsiasi paese, qualsiasi città può essere popolata da persone amichevoli, ma è necessario non partire prevenuti, conoscerle a fondo e saperne custodire il loro valore.
Ad esempio uno stereotipo tanto diffuso quanto non veritiero è che gli inglesi siano persone fredde, poco calorose e molto chiuse.
Solo toccando con mano diventa più chiaro quanto questo non sia vero!
Viaggiare è il miglior modo per capire che ognuno di noi proviene da un background differente, con una storia diversa dalla nostra ed una cultura altrettanto diversa, per cui ognuno va rispettato per ciò che realmente è, e non per in base al pensiero comune.
Apprezzatene il loro valore, mettetevi nei panni di chi ha avuto meno fortuna di voi nella vita, ne vale totalmente la pena!
#2: Credere in me stessa.

Non c’è sensazione più appagante di riuscire a trovare la versione migliore di te, quella che hai sempre cercato.
E quando finalmente la trovi, dopo averci sperato tanto, stenti persino a crederci.
Intraprendendo un viaggio capisci il tipo di persona che sei, o meglio, inizi a scoprire sfaccettature del tuo carattere che non sapevi nemmeno di avere.
D’improvviso viene meno la paura dello stare da soli, del dover affrontare un’esperienza dall’altra parte del mondo, senza la tua famiglia o le persone a te più care.
Prendi maggior consapevolezza delle tue potenzialità, della tua forza e del tuo coraggio, fin quando dirai: per tutto questo tempo, ce l’ho fatta da sola!!
Qual è stato lo step fondamentale?
Ho superato le mie insicurezze, il mio continuo sentirmi inferiore e ho finalmente creduto in me stessa, più di quanto lo potesse fare chiunque altro.
Perché non c’è persona che creda in te più di quanto lo possa fare tu.
Contare su te stessa può essere utile in qualsiasi situazione della vita, ti porta a compiere uno step importante nella tua crescita, l’uscita dalla tua comfort zone, e a buttarti in nuove esperienze non avendo paura delle conseguenze.
Vali, molto più di quello che ti fanno credere!
#3: Saper guardare le cose da diverse prospettive.

Viaggiare aiuta a sviluppare diversi punti di vista da cui guardare le cose, permettendoci di osservare tutto ciò che ci circonda con occhi diversi, ma ancor di più in modo diverso.
Probabilmente questo è il modo giusto per conoscere, cambiando le angolazioni da cui si guardano le cose, gli avvenimenti, le vicende, e integrando più prospettive possibili.
Quando crediamo di sapere qualcosa riguardo una determinata cultura, persona, proviamo a guardare oltre il nostro orticello e ad osservarla da un’altra prospettiva.
Tutto è complesso, in ogni situazione vi sono elementi che convergono e altri che divergono, perciò un solo punto di vista non ci consente di comprendere il pensiero dell’altro, i suoi bisogni, le sue speranze e il suo agire.
Quando cambiamo il punto di vista, infatti, il mondo ci appare in modo diverso. Ciò che ci sembrava vicino ci può risultare al tempo stesso lontano se cambiamo angolazione da cui lo guardiamo, così anche i racconti che ci vengono letti, possono assumere infinite interpretazioni.
Questi ci permetterà di crescere e di sviluppare uno spirito critico, e ci porterà ad affrontare qualsiasi occasione nel migliore dei modi.
Perché una delle cose più belle della vita è esplorare, scoprire e conoscere il mondo; e il segreto sta nel saperlo guardare sotto diversi punti di vista.
#4: La felicità è reale solo se condivisa!

Condivido in pieno la splendida idea di felicità di un famoso scrittore, Lev Tolstoj .
“La felicità è reale solo se condivisa”.
Vi starete subito chiedendo: “Si ma questo cosa centra con ciò che tu hai imparato nei tuoi viaggi?
Centra eccome, e ti spiego il perché.
La mia idea di felicità, e anche quella che ho potuto provare sulla mia pelle, ha un sapore particolare: è un mix tra lo star bene con le persone a me care e l’irrefrenabile voglia di scoprire e conoscere nuove persone, nuove lingue, culture, e provare nuove sensazioni, come fosse la prima volta.
Come abbiate potuto capire, si può star bene da soli, anche tanto, ma alla lunga si sente il bisogno di poter condividere i nostri momenti con qualcuno.
Più cresci, e più la tua felicità dipende o comunque è altamente influenzata dagli altri, e quindi dalle relazioni sociali che ci costruiamo con essi.
Chi ha viaggiato ha sicuramente un’idea di felicità differente da chi è sempre stato nella stessa città durante la sua vita, perché sarà in grado di trovarla nel sorriso di un bambino meno fortunato, o nella condivisione di alcuni momenti che vivrà viaggiando.
La felicità è una forma di amore, pura e semplice; ed il motivo per cui decidiamo di lasciare tutto per buttarci a capofitto su un’altra realtà sta nel vedere la bellezza del mondo, ma anche nello scoprire cosa realmente ci rende felici!
Partire è il modo migliore per riuscirci, perché solo così siamo in grado di osservare il mondo, capire le persone e comprendere la vita in tutte le loro sfumature.
Finalmente, attraverso questo percorso, potrai capire quali siano le coordinate della felicità.
#5: Non esiste uno standard di bellezza.

Siamo tutti uguali.
Partendo dall’assunto che per me la bellezza vera, reale, e sincera è quella interiore, purtroppo nella società odierna si sta sottolineando e promuovendo in maniera spropositata la bellezza esteriore.
Il concetto di bellezza è piuttosto antico, e comprende solo quella esteriore, quella bellezza che troppo spesso viene utilizzata come indice di valutazione di una persona.
Quando visiti nuove città, ed incontri volti di persone con una fisionomia diversa da te, ti accorgi di come gli standard di bellezza che la società contemporanea ci ha imposto, faticano a reggere in piedi.
Capisci che non esiste un unico standard di bellezza, che una persona può essere “bella” nella sua semplicità, nella sua gentilezza, e nel suo modo di porsi agli altri.
Ed è proprio questa la particolarità di ogni essere umano: quella di comprendere la bellezza in modo soggettivo e attribuirne il significato che più ritengono opportuno.
Attraverso le mie esperienze ho imparato a comprendere la bellezza in modo diverso rispetto a come la intendevo prima.
Per me la bellezza è quel qualcosa che ti emoziona, che ti colpisce a primo impatto o di cui ti innamori pian piano.
Ho imparato a trovarla in ogni cosa: in una giornata di sole durante un mese invernale, nel sorriso di chi ti vuole bene, e nei gesti più semplici ed inaspettati.
"Perché ogni cosa è “bella” a modo proprio, e tutto dipende da come noi la percepiamo."
Dal profondo del cuore vi consiglio e vi auguro che un giorno riusciremo insieme ad abbattere gli stereotipi e i canoni di bellezza; e se tutti abbassassimo le nostre esigenze estetiche e le aumentassimo per quel che riguardo il contenuto, allora è lì che avremo capito il vero significato della bellezza.
#6: L’arte della condivisione.

Vi ricordate la frase che ho citato poco più sù?
Ecco, calza a pennello anche qua.
“La felicità è reale so se condivisa”.
Parliamo di condivisione… Cosa vi dice questa parola?
Per condivisione si intende spartire qualcosa con altri, che può essere un oggetto, il tuo tempo o un momento speciale.
Ma il suo vero significato va oltre quello letterale e lo comprendi davvero non appena ne fai esperienza in prima persona.
Viaggiare è un ottimo modo per capire ed imparare al tempo stesso l’arte della condivisione.
D’improvviso ti ritrovi catapultato in un ambiente che non ti è familiare, in cui non conosci, o quantomeno non benissimo, la lingua, con persone locali diverse da te.
Impari ben presto come, sebbene siamo tutti diversi, e ci distinguiamo in base a etnia, genere ed orientamento, in fondo abbiamo molte particolarità in comune che ci rendono al tempo stesso simili.
Siamo tutti esseri umani, con una storia alle spalle, e condividere certi aspetti della nostra vita ci aiuta a crescere e a capire meglio gli altri.
La condivisione è la chiave della felicità, è importante sia per rispettare ciò che ci circonda, sia le persone attorno a noi.
Un giorno sentirai il bisogno di toglierti la maschera che indossi e rivelarti per quella che sei, indipendentemente dal fatto che tu possa piacere o meno.
E quel giorno noterai come tante persone saranno felici di condividere le proprie gioie, emozioni, ma anche i propri fallimenti, con te.
#7: Gratitudine per la vita.

Uno dei primissimi passi per giungere alla felicità è quella di ricercare delle risposte dentro di noi.
Se ti chiedessi cosa ti rende davvero felice, cosa risponderesti?
Alcuni potrebbero pensare: “Guidare l’ultimo modello di Audi o ricoprire una posizione lavorativa ambita”, mentre altri sicuramente avranno qualche altro motivo meno materialistico.
Bè, non ho idea di quale possa essere la tua risposta, ma spero si avvicini alla mia.
Ciò che mi ha aiutato a rispondere a questa domanda è stata la ricerca costante di ciò che mi facesse realmente star bene.
Ho imparato ad apprezzare le piccole cose della vita, quelle a cui la maggior parte delle volte non diamo peso, e ad essere grata per quello che ho.
Ma cos’è la gratitudine?
Oggigiorno siamo abituati ad avere tutto e subito: voglio ordinare del cibo giapponese, prenoto su just-eat e mi arriva a casa in meno di 15 minuti.
Ti serve un’informazione riguardo un capo d’abbigliamento? Vai su Internet e trovi tutte le informazioni di cui hai bisogno.
Tutto è veloce e a nostra disposizione, con un solo click.
Questo, oltre ad averci cambiato la vita in meglio sotto certi aspetti, dall’altra ci ha reso molto più superficiali, pigri e tendenti a non dare la giusta attenzione e rilevanza a chi lo meritasse.
Abbiamo perso in qualche modo il potere della gratitudine.
Ma lascia che ti racconti un episodio che mi ha segnata...
Un viaggio in Thailandia mi fece capire il vero significato di questa parola, quando conobbi una cameriera nell’albergo in cui ero ospite.
Dopo aver preso un po’ di confidenza le chiesi come si trovasse a Pucket, se le piacesse il lavoro che svolgeva e come fosse la sua vita.
Dai suoi occhi percepivo il desiderio di voler lasciare tutto, anche solo per poche settimane, e staccare dalla propria routine.
Ma a lei questo non era permesso.
Il suo stipendio era molto basso e non poteva permettersi di viaggiare; inoltre i genitori le vietavano di fare qualsiasi cosa.
In quel momento capii quanto fossi fortunata e grata della vita che avevo, di essere nata in Italia e di aver avuto due genitori degni di educarmi al meglio.
Viaggiare mi ha insegnato ad apprezzare quello che ho, piuttosto che invidiare chi ha quello che io non posso permetterti; mi ha altresì insegnato a non dare niente per scontato, come l’amore dei propri affetti, o piccoli gesti che fanno la differenza.
Devo essere grata di essere una persona libera, di emozionarmi ancora per cose che possono sembrar banali per molti, ma non per me.
Questo è solo il punto di partenza per raggiungere la felicità!
In Conclusione.
Il viaggio è un mezzo per apprendere, conoscere, e scoprire l’immensità che c’è la fuori.
Oltre che una scoperta delle bellezze che lo caratterizzano, è più una scoperta che parte dal nostro interno, per capire realmente chi siamo.
Non c’è miglior insegnamento di quello che apprendi mentre viaggi: impari a scoprire te stesso, a sentirti libero ed indipendente, e a ricercare la tua sensazione di benessere.
Inizi ad accettare il punto di vista altrui, ma anche a far valere il tuo.
Impari ad amare le tue imperfezioni, e ad essere ancora più fiero dei pregi che hai.
Impari ad apprezzare le diversità degli altri e farne un punto di forza per arricchire te stesso.
Impari che il viaggio non è solo una vacanza turistica, bensì una continua scoperta e un continuo viaggio all’interno della propria interiorità.
È un’esperienza unica, speciale che varrà la pena di essere vissuta; perché si sa, è meglio collezionare momenti, piuttosto che cose.
Viaggiare è costante apprendimento, ricchezza interiore e ti fa capire quanto la vita sia un bene prezioso degna di essere vissuta!
Prima di concludere, il consiglio che posso darti è quello di vivere ogni esperienza come se fosse l'ultima e partire sempre con l'obiettivo di tornare a casa più ricca di prima: di sapere, di curiosità e di voglia di vivere!
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